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Saint-Just, Louis-Antoine-Léon.

Uomo politico francese. Discendente da un'agiata famiglia della borghesia terriera, studiò Diritto a Soissons e a Reims. Aderì alla Rivoluzione francese, alla quale dedicò il poema satirico Organt (1789) e l'opera Esprit de la révolution et de la Constitution de France (1791), ispirato ai principi di Montesquieu e di Rousseau. Entrato nella Guardia nazionale, divenne amico di Robespierre; nel 1792 fu eletto deputato e sedette alla Montagna, segnalandosi per la sua fluida e appassionata eloquenza. Avversario dei girondini e ostile alla loro proposta di federalismo, sostenne il principio che la rivoluzione dovesse essere sostenuta da uno spirito unitario. Nel 1792 scrisse i Fragments d'institutions républicaines (pubblicati solo nel 1800, postumi) e nello stesso anno fu eletto come supplente al Comitato di Salute Pubblica, del quale divenne presto membro effettivo. Nel 1793-94 compì diverse missioni al fronte presso le truppe, riaccendendone l'entusiasmo e contribuendo quindi alle successive vittorie di Wissenburg, Landau e Fleurus. Nel febbraio 1793 fu eletto presidente della Convenzione e in tale veste fu un rigido accusatore degli hebertisti e dei dantonisti, diventando l'ideologo e uno dei protagonisti del Terrore. Cadde in disgrazia insieme a Robespierre il 9 Termidoro (Decize, Nivernese 1767 - Parigi 1794).