Uomo politico francese.
Discendente da un'agiata famiglia della borghesia terriera, studiò
Diritto a Soissons e a Reims. Aderì alla Rivoluzione francese, alla quale
dedicò il poema satirico
Organt (1789) e l'opera
Esprit de la
révolution et de la Constitution de France (1791), ispirato ai
principi di Montesquieu e di Rousseau. Entrato nella Guardia nazionale, divenne
amico di Robespierre; nel 1792 fu eletto deputato e sedette alla Montagna,
segnalandosi per la sua fluida e appassionata eloquenza. Avversario dei
girondini e ostile alla loro proposta di federalismo, sostenne il principio che
la rivoluzione dovesse essere sostenuta da uno spirito unitario. Nel 1792
scrisse i
Fragments d'institutions républicaines (pubblicati solo
nel 1800, postumi) e nello stesso anno fu eletto come supplente al Comitato di
Salute Pubblica, del quale divenne presto membro effettivo. Nel 1793-94
compì diverse missioni al fronte presso le truppe, riaccendendone
l'entusiasmo e contribuendo quindi alle successive vittorie di Wissenburg,
Landau e Fleurus. Nel febbraio 1793 fu eletto presidente della Convenzione e in
tale veste fu un rigido accusatore degli hebertisti e dei dantonisti, diventando
l'ideologo e uno dei protagonisti del Terrore. Cadde in disgrazia insieme a
Robespierre il 9 Termidoro (Decize, Nivernese 1767 - Parigi 1794).